Le origini della ceramica di Caltagirone

Quando si dice “un nome, un destino”! La storia millenaria della ceramica di Caltagirone è scritta esattamente nel nome stesso della città, che deriva dal termine arabo Qal’at al Ghiran, la cui traduzione letterale è “Rocca dei Vasi”.

Parliamo di una storia che inizia addirittura dal Neolitico ed è proseguita, senza sosta, fino ai nostri giorni: tutt’oggi, infatti, le ceramiche di Caltagirone sono apprezzatissime e richiestissime da tutto il mondo, facendo della città il fulcro dell’artigianato italiano per quanto riguarda questo settore.

Andando un po’ indietro nel tempo fino al Settecento, possiamo scoprire che, in quel periodo, tutte le ville, i palazzi e le chiese siciliane erano ornati almeno con un oggetto in ceramica prodotto a Caltagirone. Si tratta quindi di una lunga e nobile tradizione, fortunatamente sopravvissuta alle catastrofi naturali e sociali che hanno afflitto la regione Sicilia nel corso degli anni.

Tra le tipologie principali e più caratteristiche della produzione di ceramica a Caltagirone occorre menzionare tre incredibili oggetti diventati simbolo di questa attività: le lucerne antropomorfe, i fangotti e l’acquasantiera da capezzale. Per quanto riguarda le lucerne, parliamo di un oggetto diffusissimo, ma soprattutto indispensabile nelle case della popolazione, fino a che l’olio ha rappresentato la materia prima grazie alla quale era possibile avere luce nelle abitazioni. Tuttavia, l’utilizzo di questo oggetto si protrasse nel tempo anche dopo l’avvento di altri liquidi per la combustione e, nell’Ottocento, il grande artista Giacomo Failla si adoperò per la produzione di lanterne antropomorfe in ceramica, dando vita a creazioni così pregiate da attrarre tutte le classi nobiliari senza distinzione. Il fangotto in ceramica e l’acquasantiera hanno avuto una storia meno lunga, ma sono altresì divenuti simboli di un artigianato che vanta ancora adesso milioni e milioni di estimatori.

Un’altra tradizione millenaria legata alle ceramiche di Caltagirone è il Presepe: le prime figure in ceramica risalgono al Medioevo e nel corso del tempo possederne degli esemplari rappresentò, per i nobili dell’epoca, un simbolo del proprio stato sociale e in generale, per tutti, un vanto. Anche oggi, nelle oltre cento botteghe artigiane della città, è possibile acquistare i personaggi del Presepe in ceramica, un souvenir quasi d’obbligo per chiunque metta piede in questa meravigliosa località.

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